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COSTRUZIONE DI UNA ZANZARIERA PER PORTA-FINESTRA scheda: Febbraio 2014 Le zanzariere sono indispensabili per proteggere tutte le aperture dagli insetti, soprattutto in estate. Zanzare, le più fastidiose, mosche, moscerini, falene, formiche alate, per non parlare di calabroni, vespe, blatte e topi. Le zanzariere in genere sono deigli infissi veri e propri con la rete a posto del vetro. Ma sono molto più leggeri e semplici, non avendo la necessità di essere ermetici e robusti. In genere vengono montati all'esterno, quindi sarebbe preferibile un legno stabile e resistente all'acqua e comunque vanno trattati con vernice. Altrimenti si possono fare in ferro, ma occorre maggiore perizia e conoscere l'uso della saldatrice ad arco. Noi abbiamo preferito il buon, caro, vecchio legno. |
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APPUNTI DI PROGETTO
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Fra i materiali disponibili avevo una partita di legname di abete non piallato, travi di cm 8x4 e tavole10x2, lunghezza 4 metri. Per realizzare i profili per i due telai (fisso e mobile), con un taglio a metà nel senso della lunghezza, dalle travi avrei potuto ricavare profili a sezione quadrata di cm 3,8x4 e dalle seconde di 4,9x2.
La misura da realizzare di 90 x 2,05, è un po' ibrida, per cui possono fare o due ante strette o una una larga. Trattandosi di una zanzariera ho optato per una soluzione economica in tutto, scegliendo il profilo più sottile e l'anta unica, consapevole del fatto che avrei ottenuto un infisso leggero e e un po' più flessibile, ma ugualmente funzionale, in definitiva destinato a reggere solo il peso di una rete zincata sottilissima. Le connessioni sono state realizzate sagomando a "elle" le teste dei profili e usando l'azione combinata di tasselli rigati di legno e viti autofilettanti, come indicato nel disegno (fig. 1-2). I tasselli si inseriscono nei fori praticati attraverso i due profili accostati nella posizione di giunzione, in modo da attraversarli entrambi, il tassello delle stessa lunghezza del foro. Le viti nella direzione ortogonale, un po' sfalsata per non rovinare i tasselli. E naturalmente la colla vinilica su tutte le superfici di ogni pezzo a contatto, compresi i tasselli. Il telaio fisso (fig.1), che va fissato sul bordo esterno del vano-porta (muratura), è stato ricavato incorniciando i profili nel senso dello spessore (cm 2,0) per ottenere più resistenza nella direzione opposta che è quella del movimento dell'anta. Questa invece è incorniciata nel senso della larghezza, per rendere più rigida la sagoma rettangolare, che ruota e si regge in sospensione sulle cerniere. (fig. 3-4). Le cerniere sono a libro e sono montate in modo da fare ruotare l'anta verso l'esterno di 180 gradi per andarsi ad appoggiare sulla parete esterna come una persiana (fig.4-5). Nel movimento di chiusura, per impedire all'anta di continuare la sua corsa verso l'interno, occorre applicare un battente (colla e chiodi sottili) come indicato nelle figure 4 e 6. La scelta delle dimensioni dei profili appena sufficienti per garantire una funzionalità accettabile, viene compensata con un trattamento molto robusto del legno, per garantirne la resistenza alla pioggia e al sole. Il legno non piallato è stato carteggiato con carta vetrata a grana grossa, poi è stato trattato con due mani di impregnante, antimuffa e antitarlo, infine verniciato con due mani di smalto. L'applicazione della rete è risultata un po' laboriosa a causa della eccessiva sottigliezza della maglia, tirando troppo si rischiava di strapparla. Ho dovuto fissare in più fasi la rete piantando una prima serie di chiodi a testa larga, poi fissare in leggera tensione il lato opposto della rete e poi tornare sul primo per fissare altri chiodi fra quelli piantati prima, alternando da un lato e dall'altro la trazione della rete e l'applicazione dei chiodi intermedi. Per ultimo l'applicazione di una cornice realizzata con una fascetta di legno ramino di 5mm già verniciato. Questo legno è molto duro, ma si fessura facilmente, anche per l'esiguo spessore della fascia. Per ovviare al problema sono stati usati chiodi a spillo cosparsi d'olio. La chiusura della porta-finestra zanzariera è a semplice pressione. Un piccolo rullo a molla fissato sull'anta mobile, si infila in un'asola sull'anta fissa.. La maniglia me la sono costruita di sana pianta, perché doveva essere una maniglia fissa e senza chiave con una impugnatura comoda, verticale, non troppo grande e non troppo piccola, tutte soluzioni che provocano movimenti bruschi o maldestri, con il rischio di affondare inavvertitamente la mano su quella fragilissima rete. Mi serviva una maniglia che fosse e che apparisse una maniglia solo per spingere e tirare, di forma a sviluppo verticale, applicata sul montante principale, distanziata dalla rete, ben visibile e facilmente impugnabile. Il risultato nelle foto. |
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